11 maggio 2022 – Controcorrente

Rete 4 – “Controcorrente” trasmessione dell’11 maggio 2022

Che belli quelli che hanno la verità in mano e la fanno cadere goccia a goccia sulla nostre teste! Noi: poveri, ottusi, ciechi omini piccoli piccoli, quelli di tutti i giorni. Noi gente dal cervello semplificato, buono al massimo per la spesa al Carrefour, per la finale di coppa Italia e per lavorare a salari sempre più bassi, per tempi sempre più lunghi e con garanzie sempre minori. Noi che viviamo in un mondo costruito proprio da chi ha la verità in mano, che grande piacere proviamo quando una di queste fonti di inesauribile saggezza ci fa grazia dell’alito della conoscenza.Li riconosci subito. Ti guardano dall’alto in basso, non sprecano neppure un secondo del loro tempo, di certo più prezioso del nostro, ad ascoltare. Perché poi ascoltare se già si è in possesso della verità? Se il giudizio è compiuto, se la sentenza è emessa? Ieri sera ho avuto la ventura di incontrare uno, anzi una, di questi apostoli custodi dell’arca dell’alleanza. E’ la professoressa Donatella Di Cesare il cui curriculum intimorirebbe anche Kant: filosofa, editorialista e saggista italiana, professore ordinario di filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma… insomma una persona di grande cultura che però non riesce – almeno per quello che ho avuto modo di vedere io – ad uscire dallo slogan, dalla frase fatta, dal giudizio “…senza se e senza ma!” E che quindi con la forza della sua verità non solo definisce “tossico” l’amor di Patria ma lo fa in faccia e a commento delle pacate parole di un soldato chiuso nell’acciaieria AZOVSTAL e che forse non vedrà l’alba di domani. Detto questo mi incarto il mio piccolo cervello oscuro e mi rimetto in fila al Carrefour; magari sono pure contento che l’Inter ha vinto la coppa. L’aria rarefatta delle altissime vette del sapere mi fa girare la testa.