SCEGLIETE AMICI, AMANTI…

Esistono giornate incoerenti, come queste di fine ottobre.

Dovrebbe essere il tempo delle foglie rosse incollate all’asfalto, dell’odore di marcio e delle mura sudate di pioggia, invece l’estate prosegue verso la fine improvvisa. Un giorno incoerente ne riflette molti altri, anch’essi altrettanto incoerenti; alcuni passati nell’attesa, altri nella fuga, molti nella rabbia. Non molti nella gioia. Ognuno di essi ha avuto un peso e nessuno è mai caduto a terra. Pian piano la schiena si piega, le cosce si abituano, il fiato trova il suo ritmo e si cammina, si cammina sempre fino a che non si ha più ricordo di cosa vuol dire correre e saltare e arrampicarsi sugli alberi. Senza peso. Senza giorni.

Comacchio foto P.Capitini

Sfogliando quà e la mi sono capitate le parole di questa scrittrice italiana. Sono un invito a lasciare i pesi e a non accettare giorni incoerenti. Buona lettura

Scegliete amici, amanti e amori che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori. Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto, invece di chi vi consola per convenienza. Chi vi affronta a muso duro, vi urla a dosso e, alla fine, resta. Scegliete chi non vi incatena all’immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo. Chi non fa promesse e poi le mantiene. Chi tradisce le aspettative, perché non c’è altro modo di onorare la vita, nella sua magnifica imperfezione. Chi vi cambia gli occhi, o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare. Scegliete chi vi spinge a lottare, a combattere, a crescere, a sperimentare. Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il verde col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi della capacità di rompere gli schemi e sovvertire l’ovvio. Scegliete chi vi fa paura. E poi, scegliete chi vi fa venire voglia di vincere quella paura.
Antonia Storace, dal libro “Donne al quadrato”