La vedi da lontano, la montagna di Sant’Oreste. Sembra che il Padreterno l’abbia appoggiata là, in mezzo alla piana del Tevere, in attesa di trovargli un posto più adatto. Roma è 40 chilometri più a sud, ma da quassù è un’idea lontana. E’ un luogo solitario, Sant’Oreste; una tana d’eremiti; un posto insomma per gente di montagna. Tuttavia, come spesso accade dalle nostre parti, non tutto è come sembra. La montagna nasconde infatti un cuore misterioso che oggi è possibile visitare grazie all’intelligenza organizzativa e alla passione dell’Associazione Bunker Soratte che da alcuni anni si dedica al ripristino e alla valorizzazione di questo luogo. Già, perché sotto gli ulivi e gli eremi millenari, il Soratte nasconde chilometri e chilometri di gallerie e di bunker. Migliaia di tonnellate di cemento e ferro per realizzare, già a partire dal 1937, la sede protetta del governo fascista. Non si sa mai! Neppure sei anni dopo, il 13 settembre 1943, il rifugio segreto di Mussolini sarebbe diventato il comando del feldmaresciallo Kesselring, un bavarese dal viso buono e dalla risata serena che, dopo l’8 settembre, comandava l’intero esercito tedesco in Italia. Dalle sue gallerie partivano gli ordini destinati al fronte di Cassino e alle divisioni tedesche che accerchiavano gli americani ad Anzio. Questo per dieci mesi. Poi la guerra era passata diretta al nord e Kesselring si era spostato, non prima però di aver incendiato il “suo” bunker. Nel 1947, appena due anni dopo quella calda, era iniziata una nuova guerra, stavolta fredda. Qualcuno si ricordò allora del Soratte e dei suoi bunker. Era il posto ideale per proteggere il presidente della nuova repubblica e il governo dagli effetti di una bomba atomica su Roma. Passarono gli anni, tanti e con essi anche la bomba all’idrogeno, il patto di Varsavia, la cortina di ferro passarono. Nel 1989 migliaia di piccole Trabant color pastello avevano deciso che con i blocchi e il socialismo reale si poteva anche finirla lì e di bunker e guerra furono in pochi a voler sentire ancora parlare. Oggi per chi ha curiosità storiche o anche vuol vivere un emozione, consiglio un giro al Bunker. Troverete tutte le informazioni sul sito dell’Associazione Bunker Soratte.




















