Un po’ di bianco e nero

Credo che fotografare in bianco e nero sia rinunciare a raccontare il mondo così com’è, tentando invece di fissare ciò che il mondo imprime in noi. Insomma, una sorta di radiografia dell’anima.

I grandi fotografi, quelli bravi davvero, radiografando sé stessi attraverso la luce del mondo, hanno mostrato le loro fratture mal saldate, le lacrime mai rotolate da alcun ciglio, le loro grida senza suono, ma anche la meraviglia di essere per sempre bambini, lo stupore dell’attesa, la tenerezza d’un sedimento d’amore.

Se vi capiterà, andate a visitare le mostre dei Maestri e di tutti quei giovani e inesperti fotografi che, forse inconsapevoli, vi mostrano ferite e profumati sorrisi.