Pierre Sautreuil: “Le guerre perdute di Jurj Beljaev” Einaudi editore.

E’ qualche mese che non vi segnalo nulla di buono, non perché non sia uscito ma perché non ho avuto tempo e modo di leggere. Faccio un eccezione per questo “Le guerre perdute di Jurij Beljiaev” un racconto-reportage di un giovanissimo corrispondente francese de La Croix. Vi porterà dopo poche righe nell’atmosfera del Donbas in guerra ormai da nove anni, tra i cumuli di foglie secche utilizzati per illuminare le strade di Donetz e tra personaggi felliniani e crudeli che sfruttano la guerra e la morte per sopravvivere. Cosigliato.

Pierre Sautreuil: “Le guerre perdute di Jurj Beljaev” ed Einaudi.

Paola BONFANTE. “UNA PIANTA NON E’ UN’ISOLA”

Questo libro di Paola Bonfante non l’ho letto, né mi è stato consigliato da uno di voi, ma ho avuto il piacere di sentirlo illustrare dall’autrice stessa a “Radio24″. Ne è uscito un racconto completo e appassionato di un mondo con cui conviviamo ma del quale sappiamo davvero poco, per non dire nulla. Pensate infatti come ciascuno di noi conosce almeno dieci razze di cani, altrettanti di gatti e magari anche di pesci ma se siamo in un giardino o in un bosco ci limitiamo a dire:”... guarda quell’albero com’è grande!

con questo libro di Paola Bonfante scopriremo che ogni albero è un sistema vitale e intelligente di enorme complessità e di grandissima “resilienza”, come va di moda dire oggi. Nella sua apparente immobilità un albero avverte i minimi cambiamenti dell’ambiente, percepisce il vento, sente l’umidità, avverte la presenza degli animali ed è capace di combattere i suoi parassiti con strategie sorprendenti. Insomma, io me lo leggo. Voi fate come volete.

Paola Bonfante – UNA PIANTA NON E’ UN’ISOLA ed il Mulino

Dalai Lama & Daniel Goleman: EMOZIONI DISTRUTTIVE

Per questo libro del 2009 il suggerimento di lettura arriva da Ombretta. Lei dice che lo sta studiando e che non è un libro per buddhisti il che lo pone comunque tra le letture impegnative, vi ho avvertiti. L’argomento è comunque interessante. Come recita il sottotitolo si tratta infatti di:”… liberarsi dei tre veleni della mente: RABBIA, DESIDERIO e ILLUSIONE“. La strada indicata dal Dalai Lama che insieme allo psicologo Daniel Coleman è co-autore del volume passa attraverso il riconoscimento e la coltivazione di quelli che loro stessi definiscono i 4 incommensurabili. Cosa sono? Eccoveli:
GIOIA EMPATICA(sono felice per te)
COMPASSIONE (possa tu non soffrire)
AFFETTO(voglio la tua felicità)
EQUANIMITÀ (sviluppo il non attaccamento e l’avversione)

Fin qui quello che ho capito io. Il resto scopritelo voi leggendo questo libro e, magari, commentandolo qui.

Dalai Lama & Daniel Goleman: Emozioni distruttive, edizioni Saggi Mondadori