Penelope Lively – UN POSTO PERFETTO

Questo romanzo è stato segnalato da Sandra. Io non l’ho letto per cui non mi esprimo, ma riporto quanto ci scrive Sandra: “Il romanzo è un viaggio antropologico e psicologico all’interno di quella che potrebbe apparire ad un primo sguardo distratto una famiglia ,medio borghese,come ce ne sono tante. Teatro delle vicende una vecchia casa edoardiana nella tranquilla ed addomesticata campagna inglese. Il romanzo inizia con il ritorno a casa di una delle figlie ormai adulta che è accompagnata dal fidanzato che sarà presentato in famiglia e dice così: “… e il resto, se volete, scopritelo voi leggendolo.

Penelope Lively – Un posto perfetto . ed Guanda

Caterina Bonvicini – L’EQUILIBRIO DEGLI SQUALI

“L’equilibrio degli squali” è il racconto suggerito da Irene. Protagonista è una donna che vive a Torino e ripercorre parte della sua vita e delle sue scelte attraverso i ricordi di un padre amato e assente e di una madre suicidatasi anni prima. Perché è vero che gli squali sono creature fragili come gli uomini che hanno vita solo nel movimento.

Caterina Bonvicini – L’EQUILIBRIO DEGLI SQUALI – Garzanti (e Mondadori nella collana Oscar)

Emmanuele Carrére – LIMONOV

Il titolo è stato suggerito da Rosa, una di quegli angeli del soccorso ai quali durante il Covid volevamo erigere un monumento e che ho avuto la fortuna di conoscere durante il terremoto di Haiti di dodici anni fa.

Il libro di Carrére è dedicato ad un personaggio che se non fosse già russo sarebbe stato benissimo nella galleria umana di Jack London. Limonov infatti non è un personaggio inventato. Esiste davvero: «è stato teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell’immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio» si legge nelle prime pagine di questo libro. E se Carrère ha deciso di scriverlo è perché ha pensato «che la sua vita romanzesca e spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, Limonov, non solamente della Russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale».

Emmanuele Carrére – LIMONOV – edizioni ADELPHI